Mangiare sano = bocca sana

come mantenere una bocca sana

Gli odontoiatri ormai sono tutti concordi nel ritenere che e' possibile mantenere una bocca sana con dei semplici accorgimenti quotidiani, dall'igiene orale domiciliare, mediante la pulizia dei residui di cibo, fino ad una igiene orale profonda eseguita in studio, al fine di prevenire e curare i disturbi dei denti, della gengiva e del cavo orale.

A questi accorgimenti va aggiunta, infine, una buona pratica alimentare che privilegi certi tipi di alimenti rispetto ad altri.

Mangiare e' una azione quotidiana che ciascun individuo effettua a propria discrezione privilegiando alcuni alimenti ad altri e assumendo quantità differenti di cibo a seconda delle proprie abitudini alimentari. Per questo è indispensabile, fin dalla nascita, comprendere che ciascun alimento, a contatto con il cavo orale e con i denti, provoca effetti che possono essere nocivi e dannosi.

Per questi motivi, è bene supportare i bambini, fin dalla loro tenera età, aggiungendo alla dieta il calcio, perche' i denti si rinforzino e le gengive si preparino ad accogliere i denti definitivi. Durante l'infanzia, inoltre, e' bene che i bambini si abituino a lavarsi i denti nel modo corretto, come indicato dal dentista mediante un percorso di salute della bocca che inizi precocemente, con il supporto di mamma e papà. I denti da latte, infatti, sono fondamentali per garantire una dentatura adulta senza problemi e, se sono trascurati, lasceranno posto a dei denti costretti a crescere dove capita, magari gia' danneggiati.

Abitudini alimentari sbagliate, inoltre, possono agevolare la carie dentale e diverse patologie del cavo orale. Fumo, caffe', cioccolato e sostanze corrosive come le bibite gassate, possono danneggiare la dentina, e quindi esporre il dente ad attacchi di germi e batteri, nocivi e dannosi. Una igiene regolare quotidiana e una pulizia periodica della bocca possono risolvere eventuali danni permanenti.

Ma quali sono gli alimenti più dannosi per i denti?

Lo zucchero di uso comune (saccarosio) è sempre stato considerato il solo colpevole nella formazione della carie dentale. La ricerca recente, invece, indica che anche i carboidrati svolgono lo stesso ruolo, in particolare gli zuccheri del glucosio, del fruttosio e del lattosio e quindi gli alimenti che contengono queste sostanze sono altrettanto cariogeni.

Inoltre, alimenti quali il latte, la frutta e le verdure che contribuiscono allo sviluppo di ossa denti e gengive sane, possono comunque provocare la carie dentaria in assenza di una buona igiene orale. Le particelle degli alimenti che si depositano sulle superfici dentali, possono infatti contribuire allo sviluppo della carie.

Infine, a causa della loro struttura, alcuni alimenti sono mantenuti in bocca più lungamente di altri e per questo motivo possono essere nocivi e dannosi.

Qualcuno non lo sa ma anche gli amidi hanno un rilevante potere cariogeno.

Quando alimenti ricchi di carboidrati quali il pane, i fiocchi di avena, la pasta, i cracker e le patatine fritte rimangono in bocca per parecchie ore, senza un'adeguata igiene quotidiana da eseguirsi dopo i pasti, i batteri che fanno parte della flora batterica orale trasformano in zuccheri negli amidi in essi contenuti . Questo processo produce gli acidi che attaccano i denti e ne conseguirà la formazione della carie. Per questo motivo, gli zuccheri e gli amidi vanno consumati durante i pasti principali e mai fuori pasto e dopo ogni pasto principale è bene eseguire una buona igiene orale.

Si consiglia pertanto una dieta equilibrata, indispensabile per evitare la carie. Gli odontoiatri esperti sono d'accordo che la carie non è soltanto il risultato di ciò che si mangia, ma anche di quanto volte si mangia. Mangiare fuori pasto senza spazzolare i denti ed eliminare i residui di cibo, permette agli alimenti di rimanere più a lungo sui denti e la saliva diminuisce il suo ph. Tutto ciò predispone alla carie dentaria.